Sementi
Preparazione del terreno
Si può iniziare ripulendo il terreno prescelto da tutte le erbacce dai sassi e dagli eventuali detriti. L’eliminazione delle erbe infestanti è un aspetto fondamentale; non è solo una questione estetica; le erbacce, infatti, sottrarrebbero acqua e sostanze minerali al tappeto erboso. Per eliminarle efficacemente è consigliabile irrigarle favorendone una ripresa vegetativa e poi ricorrere al diserbante che si distribuirà più efficacemente penetrando fino alle radici. Per una preparazione ad hoc è necessaria una lavorazione del terreno che arrivi fino a una profondità di circa 10 cm. Questa lavorazione può essere eseguita con una zappa se l’area da preparare non è eccessivamente grande, altrimenti sarà necessario impiegare una motozappa. Terminato il lavoro di ripulitura si livellerà il tutto aiutandosi con un rastrello. A questo punto si può provvedere a una fertilizzazione del terreno da effettuarsi con concime granulare ad alto titolo di fosforo. È anche possibile migliorare la struttura miscelando il substrato a sabbia o pietra pomice, così da favorire il drenaggio idrico. La concimazione sarà poi seguita da un’irrigazione.
La semina
In linea generale i semi più utilizzati sono quelle delle graminacee; questa famiglia di erbe infatti presenta diverse caratteristiche importanti per lo sviluppo di un manto erboso: le graminacee sviluppano velocemente, sono resistenti ai tagli frequenti e sopportano bene il calpestio. Comunque sia le varie miscele che si trovano in commercio sono studiate per fornire ai prati le migliori caratteristiche estetiche e funzionali. Una certa importanza poi, come accennato in precedenza, è rivestita dalla zona climatica. Esistono determinate specie, dette microterme, solitamente impiegate nelle regioni del Centro-Nord, che sono in grado di germinare ottimamente in un range di temperatura compreso fra 15 e 25 °C( Festuca, Poa, Lolium, Agrostis etc) ; diverse sono le macroterme (Cynodon, Paspalum, Zoysia etc) , in grado di tollerare temperature più elevate, comprese fra 26 e 36 °C. Le macroterme hanno il pregio di non richiedere una costante irrigazione, cosa che non si verifica invece per le microterme, più affamate di acqua. Effettuata la scelta del seme si può iniziare a seminare quello che diventerà il nostro tappeto erboso. L’operazione di semina può essere effettuata a mano oppure utilizzando gli appositi spargitori reperibili in qualsiasi negozio specializzato in giardinaggio. È consigliabile scegliere una giornata asciutta e non ventosa. La quantità di seme occorrente può essere calcolata in circa 35-40 g per metro quadro di terreno. La semina deve essere effettuata ricoprendo tutta la superficie destinata a prato erboso. Il seme va sparso prima per un verso e poi per il verso opposto. Terminata l’operazione di semina si procede a rullare il terreno ovvero si passa sopra il terreno seminato con appositi rulli; se la superficie non è eccessivamente grande si utilizzano piccoli rulli da spingere a mano altrimenti si dovrà ricorrere a rulli più grandi trainati da un mezzo meccanico. La rullatura ha lo scopo di compattare leggermente il terreno facendolo aderire al seme.
Dopo l’operazione di rullatura si può procedere con una leggera innaffiatura giornaliera per due settimane. A questo punto non ci rimane altro che aspettare la germinazione dei semi; nel frattempo si provvederà con regolari e leggere irrigazioni evitando, per quanto possibile, di calpestare le zone seminate. La nascita dell’erba avviene in circa venti giorni; ovviamente i tempi variano a seconda del tipo di miscuglio che si è scelto. Per il primo taglio si deve attendere che l’erba sia alta almeno 10 cm dopodiché si provvederà a un taglio di circa 7 cm.
Le specie Microterme da Tappeto Erboso
Festuca Arundinacea
Specie perenne adatta a vivere in climi moderatamente freddo-umidi o freddo-aridi. Ha una buona resistenza sia alle alte che alle basse temperature e alla siccità’. Ama l’esposizione al sole, pur sopportando bene l’ombra.
E’ una specie di ampia adattabilità’ in quanto tollera la salinità’ del terreno, i ristagni idrici ed i terreni compattati.
Per la sua ampia adattabilità richiede basse manutenzioni. Generalmente non sopporta i tagli bassi, a meno che non si aumentino i livelli di manutenzione. La Festuca arundinacea è una varietà molto rustica ma di alto livello estetico.
Lolium Perenne
Specie tipica delle regioni freddo-umide e delle zone di transizione. Ha una scarsa resistenza alla siccita’ed una buona resistenza alle alte ed alle basse temperature, richiede perciò irrigazioni costanti durante il periodo estivo. I principali vantaggi apportati dall’ utilizzo di Lolium perenne sono: germinazione rapidissima, velocità di insediamento, elevatissima resistenza al calpestio, crescita vivace e vigorosa.
Poa Pratense
Specie che si è adattata a vivere nelle regioni freddo-umide ed in zone di transizione. Ha una scarsa resistenza alle alte temperature, ottima resistenza alle basse temperature ed una media resistenza alla siccità. Generalmente non è una specie ad ampia adattabilità e richiede un certo livello di manutenzione ma, grazie all’habitus rizomatoso e alla buona sopportazione dell’usura, permette la formazione di tappeti ad elevata intensità capaci di recuperare ottimamente le fallanze che si formano durante il loro uso. Viene molto utilizzata nelle semine con Festuca Arundinacea e Poa Pratense in tappeti erbosi ad intensa usura.
Agrostis Stolonifera
Specie originaria dei climi freddo-umidi, ha un habitus stolonifero ben sviluppato e tipicamente strisciante che la rendono in assoluto più adatta ai tagli bassi. Molto esigente in manutenzioni, è però la migliore specie da putting green per colore e qualità del tappeto nei climi del nord Italia.
Festuca Rubra
Specie che si è adattata a vivere nelle regioni freddo-umide ed in zone di transizione. Particolarità di questa specie è l’ottima resistenza all’ombreggiamento che la rendono le specie in assoluto più impiegata per la semina nelle zone d’ombra. Pur essendo una specie con discreta adattabilità e basse esigenze in manutenzione, ha una scarsa tolleranza alla salinità ed una bassa sopportazione dell’usura e siccità.
Le specie Macroterme da Tappeto Erboso
Cynodon Dactylon
Macroterma con una tessitura medio-fine ed un ottima densità, originaria del Nord Africa. Sopporta i tagli bassi. Eccellente resistenza alla siccità ed alle alte temperature. Ottima resistenza e capacità di recupero dai calpestamenti più intensi. Ottima resistenza alle malattie e scarse necessità di manutenzione durante i mesi autunno-invernali. Questa tipologia di Macroterma è sicuramente quella più adatta ad essere utilizzata nei campi sportivi del centro-sud Italia e in giardini costieri.
Paspalum Vaginatum
Il Paspalum vaginatum è una specie macroterma originaria dalle zone costiere dell’ America Centrale. L’originalità di questa specie sta nell’ampia adattabilità anche alle condizioni più estreme di coltivazione: ha infatti una eccezionale resistenza alla salinità può essere irrigata con acque salmastre ed alla siccità associate a bassissime esigenze nutritive. Il suo habitus stolonifero le consente una ottima capacità di recupero dai calpestamenti ed una veloce colonizzazione del suolo. Può essere considerata la specie perfetta da utilizzare nei parchi e giardini fronte mare o in aree con scarsa manutenzione.
Zoysia japonica
Originaria dell’Asia, è idonea alla coltivazione nelle regioni caldo-umide nelle regioni con clima temperato. La zoisia forma un tappeto erboso denso, uniforme, di ottima qualità. Ha habitus prostrato: vegetando per stoloni e rizomi cresce, quindi, orizzontalmente sulla superficie. Dato il suo lento sviluppo, richiede pochi sfalci durante l’anno.
Ha un’ottima resistenza alle alte temperature ed è la resistente alla siccità ed al calpestio. Buona la tolleranza agli ambienti ombreggiati, alla salinità del suolo e delle acque di irrigazione.
Stenotaphrum secundatum
Originario del sud America, questa specie rustica e grossolana si distingue per l’elevata resistenza alla salinità e all’ombreggiamento. Per queste sue caratteristiche è una specie particolarmente idonea per la costituzione di tappeti erbosi per aree alberate in zone costiere e in giardini con salinità nelle acque irrigue.
Pennisetum Clandestinum
Il Pennisetum clandestinum o Kikuyu grass è una specie originaria dell’Africa tropicale caratterizzata da un ottima resistenza al caldo, alla siccità e alle malattie. Sopporta bene anche la salinità dei suoli e delle acque di irrigazione. La particolarità del Kikuyu è la minore dormienza rispetto a qualsiasi altra specie di Macroterma, negli ambienti costieri a inverno mite è perciò capace di mantenere il colore verde anche durante i mesi freddi. Ha uno sviluppo estremamente aggressivo tanto da renderlo quasi un erba infestante nelle aree in cui non è richiesta la sua presenza.